Come un cigno che corre sull’acqua

Romanzo di Sara Butera

“Come un cigno che corre sull’acqua” narra la storia di Celeste, una giovane donna che, alla ricerca della realizzazione professionale ed esistenziale, percorrerà una tortuosa strada verso la consapevolezza di sé. 

Amicizie e amori, eventi e situazioni, lungo il tragitto si incaselleranno in un mosaico prestabilito dal destino. 

Flora, ex circense dal carattere insolente e Leonardo, famoso designer orafo, entreranno a far parte della vita della ragazza in un misterioso gioco delle parti. 

Alcuni pezzi del puzzle troveranno una collocazione oltre la volontà stessa della protagonista che, con l’illusione del libero arbitrio, approderà spesso ad un bivio. 

Quale sarà la strada giusta da percorrere? Quella delle quotidiane, ma monotone certezze oppure l’altra, lastricata di emozionanti novità potenzialmente insidiose? 

“Come un cigno che corre sull’acqua”, arricchito dalle considerazioni e introspezioni dell’autrice, tratta molteplici aspetti della femminilità, affrontando argomenti delicati ed attuali in un intreccio di vicende in cui ogni donna potrebbe riconoscersi...

“La vita non è altro che un intreccio di eventi.  La immagino come una catena formata da una serie continua di anelli che, agganciati saldamente l’un l’altro, conducono lungo la via della consapevolezza.“

PARTE PRIMA
-La giovinezza-

Dice l’autrice: «Spesso, mi chiedono il significato del titolo del libro. L’enigma è nascosto nell’immagine della copertina, che immortala due cigni che corrono sull’acqua. Credo di non poter utilizzare altre parole per spiegarne il significato, se non trascrivendo una parte del capitolo che, appunto, ho chiamato “La metafora”. I protagonisti, pur essendo personaggi di pura invenzione, possono narrare questa vicenda meglio di quanto potrei fare io stessa in qualunque momento. Del resto, Celeste e Leonardo, assieme agli altri personaggi, danno voce ai miei stessi pensieri.

Brano tratto dal libro “Come un cigno che corre sull’acqua”, capitolo “LA METAFORA”.

“Quando i cigni presero quota per planare un centinaio di metri più in là, guardai le fotografie e scoprii d’aver catturato l’istante della loro brevissima corsa sull’acqua prima di spiccare il volo.

Mostrai l’immagine a Leonardo, ma inizialmente non la commentò. Tornando verso casa, inaspettatamente disse: «È una bella metafora della vita. Lo sforzo di elevarsi, lo sbattere delle ali per poi correre pochi istanti sul pelo dell’acqua. Solo alla fine, il volo. Anche noi tentiamo di innalzarci e può essere che l’esistenza intera non basti a raggiungere i nostri obiettivi; tuttavia, quelle rare volte in cui finalmente riusciamo a realizzare i nostri intenti, ostacoli e fatiche sembrano solo puntini lontani lasciati nel calderone del passato.»”

Immagine tratta dal trailer di “Come un cigno che corre sull’acqua”, interpretato da Daniela Duzioni, performer.

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